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Pedaggi, il Tar del Lazio blocca gli aumenti nei caselli di tutta Italia
Pedaggi, il Tar del Lazio blocca gli aumenti nei caselli di tutta Italia
I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato dal Movimento difesa del cittadino.

ROMA - Lo stop agli aumenti dei pedaggi autostradali deve essere esteso a tutta l'Italia. Lo ha deciso la I sezione del Tar del Lazio, presieduta da Giorgio Giovannini, accogliendo un nuovo ricorso contro l'aumento dei pedaggi, in questo caso proposto dal Movimento difesa del cittadino e presentato dall'avvocato Gianluigi Pellegrino.

PRECEDENTI ORDINANZE- Il Movimento difesa del cittadino si era rivolto al Tar del Lazio per chiedere la sospensione del decreto governativo con cui sono stati individuati i caselli autostradali dove dal primo luglio si sarebbe pagato di più. I giudici amministrativi, con un'ordinanza di poche righe, hanno ritenuto che «viste le precedenti ordinanze cautelari adottate da questo Tribunale- si legge nel provvedimento - confermate in sede di appello ha ritenuto di ritenuto di confermare, anche ai fini del presente provvedimento, le motivazioni» precedenti. Con la stessa motivazione, sono state accolte le richieste della Provincia di Rieti. Sulla vicenda degli aumenti dei pedaggi, nel frattempo sono stati proposti al Tar del Lazio ulteriori ricorsi da parte della regione Toscana e della provincia di Siena. Per entrambi si è ancora ancora in attesa della fissazione dell'udienza di discussione

RIVEDERE LE TARIFFE - «La sentenza con cui il Tar del Lazio ha esteso a tutta l'Italia lo stop agli aumenti dei pedaggi autostradali conferma ancora di più la necessità da parte del ministero delle Infrastrutture di rinegoziare con la società Autostrade il canone di concessione della nostra rete autostradale» afferma sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

CONSIGLIO DI STATO -Il primo settembre scorso il Consiglio di Stato, respingendo il ricorso della Presidenza del Consiglio che chiedeva il ripristino degli aumenti, aveva osservato che lo stop dei rincari non era da estendere a tutto il territorio nazionale. Secondo la IV sezione del Consiglio di Stato l'ordinanza con la quale il Tar del Lazio il 29 luglio scorso ha bloccato l'aumento dei pedaggi autostradali «deve essere interpretata nel senso di riferirsi non all'intero territorio nazionale, ma solo ai singoli segmenti stradali interessanti gli ambiti spaziali degli enti territoriali ricorrenti». Il ricorso al Tar Lazio era stato presentato oltre che dalla Provincia di Roma e da quella di Rieti, dalla provincia di Pescara e da alcuni comuni dell'hinterland romano.

Autore / Fonte: Corriere della sera

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